(C.Bott.) C’è anche  un po’ di Mandello nella meravigliosa medaglia d’argento del “quattro di coppia” Under 23 azzurro conquistata poco fa ai Mondiali in svolgimento a Racice, in Repubblica Ceca. A far parte dell’armo italiano vicecampione iridato – con Pietro Cangialosi (Padova), Matteo Sartori (Fiamme gialle) e Nicolò Carucci (Gavirate) – vi era infatti Leonardo Tedoldi, portacolori della Canottieri Retica, la società remiera di Verceia del cui staff tecnico fanno parte il sette volte campione del mondo Carlo Gaddi (classe 1962, un palmarès che comprende anche la partecipazione a ben tre edizioni dei Giochi olimpici) e Gianbattista Rotta, nomi che si legano a filo doppio appunto a Mandello Lario e alla sua gloriosa Canottieri Moto Guzzi.

Quarti al primo passaggio punta a punta con Olanda, Repubblica Ceca e Germania e secondi sia ai 1.000 sia ai 1.500 metri, gli azzurri si sono resi protagonisti di un finale al cardiopalmo. Sul traguardo, i padroni di casa della Repubblica Ceca sono riusciti a prevalere e a vincere l’oro per soli 1.06 sull’Italia, comunque splendida seconda davanti all’Olanda, alla Germania, alla Polonia e alla Francia.

Ricordiamo che, dopo aver vinto la propria batteria, il “quattro di coppia” azzurro si era imposto ieri in modo perentorio in semifinale conquistando appunto l’accesso alla finale di oggi.

Tedoldi, classe 2002, nell’agosto di due anni fa (al suo primo anno da Junior) aveva vinto la medaglia d’argento ai Mondiali di categoria a Tokyo. Anche in quell’occasione Leonardo aveva gareggiato con il “quattro di coppia”.

Testo di Claudio Bottagisi

Oltre alla fortunata avventura di Leonardo è d’obbligo ricordare che la nostra società ha schierato per la nazionale anche un altro valoroso atleta. Si tratta si Sebastiano Curti alla sua prima esperienza in azzurro. Un grande applauso per la sua prestazione nella categoria PL